Dopo tre intensi mesi di preparazione Antonio Forgione ha finalmente cominciato la sua avventura cinese, insieme agli altri partecipanti al China Super Trec dello Xinjiang.
Per questa prova Forgione, tra tutti quelli messi a disposizione dall’organizzazione, ha individuato come suo primo compagno di viaggio il cavallo Harcare: “L’ho scelto tra tanti per come mi ha guardato”, ha scritto il cavaliere abruzzese.
Harcare è un cavallo Yli dal manto isabella e un lungo ciuffo, che non riesce a nascondere la curiosità fiduciosa dei suoi occhi.
Nelle fotografie diffuse dall’organizzazione si vede Antonio con il costume tradizionale del paese mettersi insieme ad Harcare nell’accampamento, in mezzo a cavalieri di tutte le nazionalità.
Lui rappresenta l’Italia, provenire dal mondo del’Endurance è stato un elemento decisivo per individuarlo come ospite adatto a sostenere la sfida.
E noi siamo felici di questa combinazione perché, comunque vada, siamo certi che Antonio in sella ad Harcare porterà tante cose.
Come la tenacia delle radici che affondano nella terra abruzzese, dura ma ricca di forza.
Come l’amore per la sua famiglia e quello per il lavoro fatto con entusiasmo, senza farsi mettere da nessuno confini che non possano essere superati dall’impegno.

Abbi cura di Harcare e in bocca al lupo, Antonio: e che sia una bella avventura, di quelle che lasciano ricordi nuovi e belli.
Cos’è il China Super Equestrian TREC Endurance on Silk Road International
E’ un evento nato per valorizzare i cavalli, il territorio e i paesaggi dello Xinjiang: 500 chilometri in 7 giorni in climi e condizioni estreme e opposte che sono già una difficoltà. In più il percorso ideale (74 km al giorno) non sarà segnato.
Verrà dato soltanto un punto GPS di arrivo a ogni tappa e i concorrenti dovranno trovare in autonomia la strada migliore per raggiungerlo.
La modalità di gara è studiata per preservare al massimo i cavalli: quello che ogni partecipante monterà potrebbe non essere lo stesso tutti i giorni.
Ogni mattina è prevista una visita veterinaria scrupolosa. E se il cavallo non presenta problemi si può scegliere, in base a quello che pensa il Cavaliere, di continuare con lo stesso cavallo oppure prendere quello che lo sostituirà, con una penalità di due ore sul punteggio in caso di cambio – incentivando così i cavalieri ad arrivare sempre con il cavallo più fresco possibile.
Se il cavallo non passa la visita all’arrivo di ogni tappa si viene eliminati.
Quindi è molto importante non solo tutelare i cavalli durante lo sforzo, ma anche saper giudicare con oggettività le loro condizioni per valutarne eventualmente il cambio con quello ‘in panchina’.
